Si conclude la Settimana del Successo Formativo

Inviato da Maurizio Rizzo il Ven, 02/02/2018 - 13:44

Una serie di conferenze, laboratori e visite proposte agli studenti

Si avvia proprio quest'oggi alla conclusione, la Settimana del Successo Formativo, iniziativa proposta agli studenti dell'istituto superiore Greppi di Monticello per il quarto anno consecutivo. 

Per consentire ai ragazzi di recuperare con i corsi le eventuali ''lacune'' dal punto di vista didattico, la scuola ha sospeso l'attività ordinaria, proponendo agli studenti con profitto positivo, diverse esperienze di approfondimento. Un'offerta ricchissima, capace di spaziare da un ambito all'altro: dalla letteratura al teatro, passando per la musica, la scienza e lo sport. 
Sono stati gli stessi docenti ad organizzare corsi, conferenze, uscite didattiche, avvalendosi della collaborazione di esperti, intellettuali, critici e di associazioni che operano sul territorio. Alle conferenze, laboratori, tornei sportivi e spettacoli svolti a scuola o negli spazi messi a disposizione dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, si sono aggiunte visite guidate a musei o a teatro. 

Una settimana che, oltre a rappresentare una bella opportunità per i ragazzi, si è confermata una preziosa occasione di aggiornamento anche per i docenti, che hanno messo a disposizione le proprie conoscenze e passioni a vantaggio di studenti e colleghi.

Di seguito un report di alcuni dei tantissimi momenti di approfondimento andati in scena da lunedì ad oggi:

Conferenza della prof.ssa Borisova su Boris Pasternak (Il Dottor Zivago)

Molto interessante la conferenza tenuta dalla professoressa Elena Sergeevna Borisova nell'ex granaio di Villa Greppi. L'italianista, docente di filologia romanza presso l'Università Pedagogica di Mosca e responsabile del tirocinio, è ospite della scuola monticellese per alcuni giorni e, nell'ambito delle iniziative e degli approfondimenti della Settimana del Successo Formativo, ha tenuto un seminario di traduzione per gli studenti di quarta e di quinta e una conferenza, aperta a studenti e docenti, sulla figura di uno scrittore/poeta russo, il cui destino è profondamente legato al nostro Paese: Boris Pasternak, autore del famoso romanzo "Il Dottor Zivago". Una lezione molto coinvolgente per gli alunni che vi hanno preso parte: alcune liriche del poeta, messe in musica, sono state cantate dalla stessa professoressa Borisova, che ha saputo catturare l'attenzione dei ragazzi.

''Abbiamo sottoscritto un accordo di assistentato con l'Università Pedagogica di Mosca - ci ha spiegato la docente di russo, Maria Grazia Binazzini - che prevede che due neolaureandi dell'università svolgano un mese di tirocinio pre laurea presso la nostra scuola, lavorando in tutte le nostre classi di russo e supportando il lavoro dei docenti. Le due tirocinanti arriveranno domenica 4 febbraio e saranno ospitate dalle famiglie di quattro dei nostri studenti di russo. Nelle ore libere frequenteranno le lezioni dei colleghi di materie che abbiano attinenza al loro percorso di studi''.

Laboratorio ''La comunicazione in praesentia''

Il laboratorio in corso tenuto dalla professoressa Claudia Crevenna, docente di italiano e latino dell'Istituto, mira a potenziare un aspetto della competenza linguistica e relazionale tra i più complessi: la comunicazione in praesentia. 
L'incontro ha soprattutto lo scopo di potenziare una fondamentale competenza di cittadinanza attiva quale quella di saper manifestare la propria posizione in modo convincente ed efficace nel rispetto dell'altro.
Saper parlare bene significa infatti anche saper mettere al centro e rispettare chi ci ascolta.
Come parlare in pubblico ed essere convincenti, piacevoli, interessanti, rimanendo noi stessi eppure tirando fuori il meglio di noi? Come superare l'ansia, la tensione, il nervosismo che nascono quando si parla di fronte agli altri e spesso rovinano un discorso faticosamente predisposto in dettaglio?
Senza alcuna pretesa di essere esaustivi, l'incontro si pone a supporto del lavoro di abitudine al pensiero controllato, logico e razionale che quotidianamente si svolge in classe, al fine di costruire un discorso argomentativo/suasorio interessante, bello e facile da seguire, efficace insomma. Si presta attenzione particolare all'aspetto dell'oralità, che coinvolge anche l'emotività, la gestione del corpo, della voce, della gestualità. In particolare la comunicazione non verbale è spesso trascurata dagli studenti.

Progetto ''Allenarsi per il futuro'' con Bosch Italia e Randstad

Giovedì mattina gli studenti del Greppi hanno avuto la possibilità di incontrare un'ex campionessa di pallavolo: Rachele Sangiuliano, palleggiatrice, che ha vestito anche la maglia della nazionale.

L'atleta è infatti testimonial del progetto ''Allenarsi per il futuro'', nato nel 2014 con l'obiettivo di arginare la disoccupazione giovanile. Un'iniziativa che vede la collaborazione di due importanti aziende: Bosch Italia e Randstad che vogliono offrire l'opportunità ai ragazzi di seguire dei tirocini nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro presso alcune società partner del progetto. Come ci hanno spiegato ieri mattina al Greppi le referenti dell'iniziativa, sono tantissimi gli incontri che vengono proposti nelle scuole, dalle elementari fino all'Università, con un focus particolare sulle superiori, dove il tema dell'orientamento è decisamente attuale.

In una prima parte di incontro, svoltasi nell'ex granaio di Villa Greppi, è stato presentato il progetto che prevede due settimane di formazione, una più teorica e l'altra sul campo, all'interno di una delle aziende partner. Successivamente i ragazzi e gli insegnanti si sono spostati in palestra dove hanno avuto la possibilità di allenarsi ''sotto rete'' insieme alla campionessa Rachele Sangiuliano. La metafora dello sport è stata infatti utilizzata per spiegare ai ragazzi l'importanza del sacrificio e della passione. Responsabilità e soprattutto "allenamento" sono i principali valori trasmessi dai testimonial sportivi di fama internazionale che hanno aderito al progetto, che lo scorso anno è stato in grado di coinvolgere un migliaio di studenti.

Laboratorio ''L'angolo delle parole. Sento e vivo una cosa, me ne racconto un'altra''. 

Il laboratorio, condotto dalla dott.ssa Federica Azzetta, psicologa e psicoterapeuta con vent'anni di esperienza nelle cure palliative presso l'associazione Fabio Sassi, è correlato al tema della qualità della vita, soprattutto in quelle situazioni in cui essa è decisamente compromessa.
Il punto di partenza della riflessione è chiedersi come dare qualità alla nostra vita anche in condizioni di sofferenza personale
La dottoressa Azzetta, per affrontare un tema così delicato, ha trasformato l'aula in un "angolo delle parole", uno spazio informale dove rendere possibile un confronto libero sul tema delle emozioni e della difficoltà di trovare le parole per esprimerle. Esse infatti"possono uscire malamente, o in maniera accentuata, o in modo strozzato e di ciò facciamo esperienza quotidiana".
Come ha spiegato la professoressa Daniela Ferrario: "grazie all'analisi di spezzoni di film particolarmente significativi, i ragazzi presenti hanno potuto sperimentare direttamente questa fatica, e prendere coscienza che tutte le emozioni, dalla gioia alla tristezza, dall'indifferenza alla rabbia, hanno una causa e si traducono in comportamenti dietro i quali si nascondono significati importanti, legati alla storia personale di ciascuno di noi che in parte, però, abbiamo contribuito a scrivere". La dott. Azzetta, infatti ,ha spiegato come, pur essendoci vincoli esterni o interni nella nostra vita, noi ci autodeterminiamo e ciò è possibile anche nella dimensione emozionale, perchè tra il momento in cui insorge l'emozione e il comportamento conseguente si può inserire il pensiero, che può ricercarne la causa, dare significato a ciò che sta accadendo, scegliere le parole per esprimere quello che proviamo, e quindi governare i comportamenti stessi e la comunicazione in modo tale che siano costruttivi per noi e per chi ci sta vicino.
La fatica di leggere, gestire, esprimere e condividere le emozioni accomuna tutte le persone, ma non deve scoraggiarci perchè questa fatica può rendere migliore la nostra vita e quella di chi amiamo, soprattutto se malato.

Corso su ''Improvvisazione e libertà espressiva''

L'obiettivo del corso è stato quello di scoprire le svariate possibilità espressive e sonore che abbiamo a disposizione con gli strumenti musicali e con la nostra voce, comprendendo e scoprendo il significato di estemporizzazione ed improvvisazione.
Sono stati affrontati poi quei generi musicali(blues,jazz,pop, etnica,elettronica,classica contemporanea) che a partire dal secolo scorso e fino a i giorni nostri hanno valorizzato questa forma di espressione rendendone ormai indispensabile la conoscenza a chi voglia affrontare una formazione di tipo musicale. Il corso è stato tenuto dal maestro Simone Petracca chitarrista, compositore e insegnate di musica, laureato in Jazz al Conservatorio di Como

Incontro sul tema dei vaccini: relatore dott.Stefano Zona

Relatore era il dottor Stefano Zona, medico specialista in malattie infettive, presso il Policlinico di Modena. Il suo ambito di ricerca principale è l'HIV e l'antibioticoterapia per germi MDR/XDR. Nel tempo libero, il dottor Zona è membro del Comitato Scientifico dell'APS "Io Vaccino" e webcounsellor tramite la pagina Facebook (http://www.facebook.com/iovaccino/).

Durante l'incontro si sono affrontati tre aspetti principali: il funzionamento dei vaccini e, a grandi linee, le caratteristiche del sistema immunitario; le domande più frequenti sui vaccini, da parte dei genitori spaventati e in particolare le ''bufale'' che sostengono queste ansie ingiustificate e, infine, alcuni atteggiamenti mentali che spingono a confondere le verità scientifiche con ''bufale'' reiterate e confermate dannosamente dal web. Il dottor Zona ha esposto dati e casistiche, avendo cura di far comprendere ai ragazzi concetti come l'immunità di gregge, copertura vaccinale, epidemia,... aiutandoli a cogliere le necessità e le opportunità connesse ai vaccini.

Incontro per studenti ed insegnanti con il professor Turchetta

L'intervento del professor Gianni Turchetta ha seguito due fasi: la mattinata dedicata agli studenti e il pomeriggio all'aggiornamento dei docenti delle scuole del territorio: Greppi, Bachelet, Agnesi, Fumagalli.
Il percorso del mattino si è focalizzato su alcuni testi letterari (anche al confine tra fiction e non fiction) che hanno rappresentato la Seconda guerra mondiale, specie nel periodo della Guerra civile, e i suoi immediati dintorni cronologici (dalle leggi razziali del 1938 ai primissimi anni del secondo dopoguerra): Vittorini, Uomini e no, Fenoglio, Una questione privata, Moravia, la ciociara, Cassola, La ragazza di Bube.

In questi testi l'esigenza e l'urgenza di rendere conto di una realtà drammatica si mescolano con la tensione a trovare nuovi modi narrativi, che reinventino quella realtà, dandole nuovo spessore artistico. Il relatore ha indagato i tratti essenziali delle strutture narrative, guardando in particolare alla persistenza della tematica amorosa, e al suo problematico intrecciarsi con le tragedie della Storia collettiva. Nelle parole di Turchetta, "La letteratura deve parlare, essere esperienza di vita, deve toccare il vissuto dei ragazzi affinchè possano ritrovare se stessi nelle storie".
Nel pomeriggio il docente ha approfondito l'analisi di autori significativi del dopoguerra e dei processi di neo-industrializzazione. In particolare si è concentrato sulle opere di Testori, Bianciardi e Simonetta, in cui, attraverso il filtro dell'ironia emerge un'umanità dolente alle prese con i problemi delle periferie metropolitane.

Servizio di G.C. CasateOnLine