Il progetto 'Mixed Reality Trainer' fra i primi tre nella categoria riabilitazione

Inviato da Maurizio Rizzo il Mer, 15/07/2020 - 09:56

Ulteriori soddisfazioni in aggiunta a quelle già raccolte, per il progetto Mixed Reality Trainer, nato fra i banchi dell'istituto superiore Greppi di Monticello, in collaborazione con La Nostra Famiglia di Bosisio Parini.

L'8 e il 9 luglio si è infatti svolto il primo annual meeting della Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione, in modalità virtual congress. Si tratta del più grande network di ricerca italiano d'ambito, fondato nel 2017 dal Ministero della Salute per stimolare la collaborazione tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), favorire la diffusione delle informazioni sulla attività clinico-scientifica e coordinare azioni di rilevanza internazionale volte ad aumentare il rilievo e la competitività del settore. La Rete promuove ed agevola inoltre la ricerca scientifica e tecnologica e le attività di formazione favorendo lo scambio di dati e risultati scientifici, l'accesso a tecnologie complesse e lo sviluppo di progetti comuni per migliorare prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle malattie specifiche (neurologiche, neuro-psichiatriche e patologie connesse) e di trasferire i risultati delle ricerche nella filiera industriale (technology transfer).

Gli studenti coinvolti nel progetto Mixed Reality Trainer

Il Greppi ha partecipato al convegno con un poster del progetto Mixed Reality Trainer nato insieme all'istituto scientifico per la ricerca e la riabilitazione nell'età evolutiva ''Eugenio Medea'' - sezione di ricerca dell'associazione ''La Nostra Famiglia'' di Bosisio Parini.
Tutti i poster (in totale 378) erano stati caricati già da giugno e visibili a tutti i partecipanti per la votazione dei migliori. In chiusura dei lavori del 9 luglio sono stati presentati dai moderatori quelli che sono stati ritenuti i tre migliori progetti per le varie aree di cui si occupa la rete.
Il poster presentato dal Greppi e dall'Istituto Medea è stato scelto come uno dei tre migliori nell'ambito di riabilitazione; uno degli aspetti che più hanno colpito la giuria è stato il coinvolgimento degli studenti nella progettazione e nello sviluppo del progetto, perchè identificato come scelta fondamentale per il coinvolgimento dei giovani nelle attività di ricerca.

''Quest'esperienza ha permesso agli studenti di inserire in un contesto di realtà le competenze acquisite nei corsi di informatica e ha consentito lo sviluppo di ulteriori competenze tra cui il lavoro di gruppo, la capacità di relazionarsi con un committente esterno e la capacità di gestire i tempi e le risorse di un team per rispettare le scadenze del progetto. L'impegno di molti studenti in questo progetto è andato ben oltre quello che era stato chiesto loro di fare a dimostrazione del fatto che quando gli studenti sono inseriti in progetti stimolanti l'impegno diventa una naturale conseguenza di un contesto di apprendimento coinvolgente'' le parole del professor Gennaro Malafronte, docente di informatica e tutor ASL (alternanza scuola lavoro) scolastico per il progetto che ha visto coinvolte le classi 5IA e 5IB rispettivamente negli anni scolastici 2019/2020 e 2018/2019.

Per quanto riguarda invece l'istituto Medea, l'ingegner Emilia Biffi ha spiegato che ''l'esperienza di ASL ha contenuti estremamente importanti, sia per i ragazzi che per il nostro Istituto. I primi vengono infatti in contatto con una realtà di ricerca e di sviluppo che ha lo scopo di migliorare la salute e la qualità di vita di bambini ed adolescenti con patologie croniche. Vivono dunque un'esperienza altamente formativa, anche in termini di valore etico e sociale. A sua volta l'istituto gode dell'opportunità di incontrare le nuove generazioni, con il loro entusiasmo, le loro specifiche competenze tecnologiche, il loro desiderio di affrontare nuove sfide e di indirizzare le loro energie per la soluzione di problemi che danno beneficio ai piccoli pazienti''.