UN SALUTO AL PROF. LONGONI VIRGINIO

Inviato da Maurizio Rizzo il Gio, 10/06/2021 - 07:13

Virginio

Alla fine di un anno scolastico decisamente travagliato e particolarmente difficile, nella giornata di ieri è giunta la notizia della scomparsa del Prof. Virginio Longoni; insegnante sulla cattedra di Chimica all’Istituto A. Greppi dalla metà degli anni ’80, per circa 25 anni è stato sicuramente una delle pietre storiche dell’Indirizzo Chimico.

Ironia della sorte siamo stati avvisati proprio durante lo svolgimento degli scrutini delle sue ex Classi dell’Indirizzo Chimico. Forse ancora più straordinario o buffo che sia proprio io, come suo ex studente e ora Dirigente Scolastico a ricordarlo; esattamente nel trentennio ( per gli studenti classe 1972) della nostra maturità del 1991.

Per me e per tutti gli studenti che hanno avuto la fortuna di averlo avuto come docente è stato sicuramente una figura carismatica sia come insegnante che come uomo; persona molto schietta, sincera e diretta con cui ho iniziato a conoscere ed apprezzare il mondo e i segreti della Chimica (Generale al Biennio, poi Analitica e Organica al Triennio).

Un docente che ha saputo nei suoi alunni trasmettere non solo le conoscenze didattiche della materia ma anche tanta umanità, coraggio e consigli utili nell’affrontare i problemi della vita e superare i momenti difficili.

All’inizio in una delle sue prime lezioni ci spiegò, attraverso uno schema grafico, che tutto nella vita si muoveva in funzione fra l’Ordine e il Disordine da una parte e fra l’Energia e l’Equilibrio dall’altra, all’interno del quale noi dovevamo cercare di capire dove fosse sempre la nostra posizione.

Soprattutto amava ripetere che nella Chimica così come nella vita il 100% non esiste e che se i ragazzi erano in grado di imparare a memoria le formazioni delle squadre di calcio, allora dovevano anche essere in grado di imparare a memoria i primi 20 elementi dalla tavola periodica fino al Calcio.

Capace di assegnarti giustamente un 3 quando non avevi studiato, ma anche un 10 se dopo poche settimane capiva che ti eri dato da fare per recuperare nel comprendere come risolvere gli esercizi di un argomento particolarmente difficile.

Grande appassionato di storia brianzola, succedeva anche che durante le lezioni raccontasse dei suoi incontri con il cantante Celentano.

Sempre pronto ad incoraggiarti nelle sconfitte e nei momenti tristi con una battuta, amava affidare ai suoi alunni dei soprannomi con cui mettersi in confidenza e in relazione.

Appena incontrato in Seconda superiore il mio fu quello di “ Foscolo” perché sosteneva che gli assomigliassi molto; in Terza Sup., causa la mia folta capigliatura leggermente disordinata, coniò la frase :  “ Crippa…una cavolata per capello…”. Così da quel momento per tutti i miei compagni simpatici divenni “ Lana “.

Lui però forse non sapeva che per tutti noi studenti il Prof. Longoni era semplicemente “ Long John”.

Caro Long oggi nel salutarti posso solo ringraziarti, per tutto quello che hai fatto per il Greppi ma soprattutto per me e per tutti gli alunni che hai fatto crescere.  Grazie di cuore.

Un tuo caro ex alunno

Dario Maria Crippa